
I am a writer-director from Florence (born July 4, 1994), trained in Italy and the UK. My short films have screened at international BAFTA and Oscar-qualifying festivals, and my work often explores emotional fractures rooted in incommunicability.
I started making short films at an early age, alongside theatre, and later received recognition from FIAP for my photography. After earning a BA in Cinema, Television and Theatre Studies at the University of Bologna, I completed a Master’s in Filmmaking at the London Film School in 2022.
My graduation film, “Lo Sguardo (The Look)”, which I wrote, directed, and produced, examines desire and fragile masculinity through a blend of drama and the grotesque. It was selected at BAFTA and Oscar-qualifying festivals such as Aesthetica and In the Palace, and featured on Directors Notes.
In 2025, back in Italy and with the support of Gorrilla Distribution, Eclettica, and Gastonia Motion, I wrote, directed, and produced “Rando” , a hybrid short combining anime and live action to explore the fear of loss through the eyes of a child. The film has just begun its international run at the Oscar-qualifying Izmir International Film Festival.
Later that year, I was selected by Playlab to attend a residency in Patagonia with Paolo Sorrentino, where I will develop and shoot a new experimental short film.
Artistic vision
I grew up in Florence, in a culturally rich family with no ties to the film industry. At eight, during my parents’ divorce, I took my father’s camera and began building imaginary worlds to bring order to the chaos around me. That impulse still defines my work today.
I approach cinema with formal rigor and a deep sensitivity to image, sound, and silence. My films explore emotional fractures rooted in incommunicability, where power, intimacy, and perception collide. Irony, in my cinema, is not decorative but structural. It emerges from the same fracture as the drama, making pain more human and silence more charged with meaning.
Over time, I have built my path independently, through determination, collaboration, crowdfunding, and private support. My films demand precision and high technical standards, but they always arise from an intimate urgency: to confront human fragility and its contradictions.
For me, cinema is a political act of empathy. It resists simplification and invites the audience to embrace the complexity of others, to question what power means, what intimacy costs, and how silence can speak. I believe films should not comfort but awaken: creating spaces where vulnerability becomes a shared strength and emotion a form of resistance.

Sono uno sceneggiatore e regista di Firenze (nato il 4 luglio 1994), formatomi tra l’Italia e il Regno Unito. I miei cortometraggi sono stati selezionati e distribuiti in festival BAFTA e Oscar-qualifying e il mio lavoro spesso esplora fratture emotive radicate nell’incomunicabilità.
Ho iniziato a realizzare cortometraggi in giovane età, parallelamente all’attività teatrale, e ho ricevuto riconoscimenti per il mio lavoro fotografico dalla FIAP. Dopo una laurea triennale al DAMS – indirizzo Cinema – presso l’Università di Bologna, nel 2022 ho conseguito un Master in Filmmaking alla London Film School.
Il mio film di diploma, “Lo Sguardo (The Look)”, da me scritto, diretto e prodotto, indaga il desiderio e le fragilità legate all’identità maschile attraverso un linguaggio che fonde dramma e grottesco. È stato selezionato in festival BAFTA e Oscar-qualifying, come Aesthetica e In the Palace, ed è stato distribuito sulla piattaforma Directors Notes.
Nel 2025, tornato in Italia e con il supporto di Gorrilla Distribution, Eclettica e Gastonia Motion, ho scritto, diretto e prodotto “Rando”, un cortometraggio ibrido che unisce animazione e live action per esplorare la paura della perdita attraverso lo sguardo di un bambino. Il film ha appena iniziato il suo percorso internazionale all’Oscar-qualifying Izmir International Film Festival.
Più tardi nello stesso anno sono stato selezionato da Playlab per una residenza artistica in Patagonia con Paolo Sorrentino, dove svilupperò e realizzerò un nuovo cortometraggio sperimentale.
Visione artistica
Sono cresciuto a Firenze, in una famiglia culturalmente vivace ma senza legami con l’industria cinematografica. A otto anni, durante il divorzio dei miei genitori, presi la videocamera di mio padre e iniziai a costruire mondi immaginari per dare un ordine al caos che mi circondava. Quell’impulso continua ancora oggi a definire il mio lavoro.
Faccio cinema con rigore formale e una profonda sensibilità per l’immagine, il suono e il silenzio. I miei film esplorano fratture emotive radicate nell’incomunicabilità, dove potere, intimità e percezione si scontrano. L’ironia, nel mio cinema, non è decorativa ma strutturale: nasce dalla stessa frattura del dramma, rendendo il dolore più umano e il silenzio più carico di senso.
Nel tempo ho costruito il mio percorso in modo indipendente, con determinazione, collaborazioni, crowdfunding e sostegno privato. I miei film richiedono precisione e standard tecnici elevati, ma nascono sempre da un’urgenza intima: affrontare la fragilità e le contraddizioni dell’animo umano.
Per me il cinema è un atto politico di empatia. Resiste alla semplificazione e invita lo spettatore ad abbracciare la complessità dell’altro, a interrogarsi su cosa significhi il potere, quanto costi l’intimità e come il silenzio possa parlare. Credo che i film non debbano confortare, ma risvegliare: creare spazi in cui la vulnerabilità diventa forza condivisa e l’emozione una forma di resistenza.
